...oggi 14 Giugno, di ieri 1837, si spegneva a Napoli l'uomo degli uomini: Giacomo Leopardi. Ritenuto il maggior poeta dell'ottocento. Ma per alcuni, e per me soprattutto, il maggiore di sempre. Oggi io lo voglio ricordare con un canto di parole rivolte alla sua tormentata giovinezza. La stessa, che poi ricorderà in una lettera tristissima, inviata all'amico Giordani con queste parole: "...io mi sono rovinato con sette anni di studio matto e disperatissimo in quel tempo che mi s'andava formando e mi si doveva la complessione. E mi sono rovinato infelicemente e senza rimedio per tutta la vita, e rendutomi l'aspetto miserabile, e dispregevolissima tutta quella gran parte dell'uomo, che è la sola a cui guardino i più..."
...aveva soltanto vent'anni e già le sue lacrime erano come infinite gocce di pioggia...
aggiungo il mio Canto
quale dedica al giovane poeta G.Leopardi
Canto
delicato
fanciullo
di
viso bianco velluto
e
di chiaro cilestre gli occhi
disgiunte
le ossa
e
logore le carni
che
corpo s’inchina
al
primo Zefiro soffiando
tuo
l’acerbo frutto
disceso
dall’albero di Fato
e
ancor prima maturato
che
il padre delle muse
fecondasse
l’informato fiore
delicato
fanciullo
sopra
gl’innalzati sensi
timido
e compiuto di pudore
non
una gioia
né
un caro amore
come
di donna
non
una carezza
a
quell’immenso cuore
soltanto
volti di lusinghe
e
disattesi baci
di
un disperatissimo
e
ingrato sapere
delicato
fanciullo
di
quali vaghezze
hai
corso il tempo
in
trattenuta voluttà
quando
di tanto e tutto
racchiuso
ha il bello
nell’attimo
che muore
che
infinito e vano
in
antica scorza
ora
silente giace
sepolto
di radici
dell’età
tua più bella
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Song
delicate
child
face
of white velvet
and
clear blue eyes
disjointed
bones
and
worn meat
that
body he bows
the
first Zephyr blowing
your
the bitter fruit
descended
from the tree of Fate
and
before accrued
the
father of the Muses
fertilize
the flower informed
delicate
child
raised
above the senses
shy
and accomplished of shame
not
a joy
or
a dear love
as
of a woman
not
a caress
in
that huge heart
only
the faces of flattery
and
dismissed kisses
of an desperate
and
ungrateful to know
delicate
child
of
such vagueness
you
during the time
withheld
in pleasure
when
every now and everything
has
enclosed the beautiful
in
the moment that dies
and
that infinite futile
in
ancient rind
now
lies silent
buried
in roots
age
your more beautiful
©Sergio Dellestelle
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Bellissima lirica, complimenti!
RispondiElimina...grazie Gianna...sei sempre gentile...
EliminaGrazie caro Sergio per averci ricordato il grande Leopardi.
RispondiEliminaMi unisco con piacere al complimento che ha lasciato
Gianna. un saluto
..ciao dolce Gabry, non potevo ricordarlo, e sono felice che tu lo ami quanto me..
Elimina...grazie a tutti coloro che amano le più belle liriche mai scritte...
RispondiEliminaAncora una volta il tuo immortale mentore ha guidato la tua mente e le tue dita in questo delicato e toccante canto alla memoria ...Lui ne sarebbe molto compiaciuto e grato.
RispondiEliminaNon se ne fa ragione la tua generosa sensibilità della grande pena che egli dovette subire per l'ingrata sua figura causa d'emarginazione ... ma una domanda mi sorge spontanea - se lui fosse stato bello e aitante, avrebbe comunque scritto o avrebbe avuto tutto quel tempo a disposizione per scrivere i suoi poemi diventati immortali? La sua grande sensibilità e poesia avrebbero perso di forza se invece di scrivere della "...Donzelletta ..." le sarebbe viceversa corso dietro? -
Al grande Sergio sempre i miei complimenti!
Serena
...ciao cara Serena, il tuo fine intuito non ti ha tradito: infatti da una parte sono immensamente dispiaciuto per l'infausta scelta che cieco Fato aveva già decretato per Lui, dall'altra è anche vero che tutto la sofferenza morale e fisica subita fin da fanciullo, sono state sublimate in un lutto spirituale che gli ha permesso di lasciare all'umanità canti immortali...se io avessi dovuto scegliere fra donzellette è "L'Infinito", non avrei esitato per quella lirica eccelsa, unica e irripetibile...anche quando il mondo finirà un giorno, l'eco delle liriche di G.L risuonerà oltre l'infinito...un abbraccio quando il morir m'è dolce in questo mare.....
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