da
Jan Veermer carboncino e matite su carta di Sergio Celle |
"dedicato a tutte le donne del
mondo"
eroine del mio pensare
eroine della linea curva
È
notte inoltrata. Tutto intorno a me è silenzio. Nella aria sibila leggero un
respiro: il mio. Un respiro che sembra avere una sua vita. A poco a poco sento
la mente disperdere nel nulla il fardello dei mille rumori e dei mille affanni
del giorno. Così lentamente il pensiero si sveste del pesante abito
dell’ipocrisia. Volitivo come l’armatura di un antico cavaliere, costruita con
abilità da mani sapienti per tutte le stagioni. Un abito volubile, dove le
tonalità di una ricca tavolozza di colori, fanno da sfondo a un’infinità di
maschere che recitano le tante commedie della vita. Il pensiero si sveste,
ammiccando un labile sorriso e cosciente che presto si troverà solo a dibattere
con la sua intima voce. È notte e sono solo con me stesso, naufrago nel vasto
oceano dell’anima, dove incerto vago fra le sue tormentate acque. Dove cerco di afferrare sillabe su sillabe, per poterle
unire in un intreccio fedele. Fatico a trovare le parole, che stentano a formarsi
e a congiungersi, mentre la mia mano traccia nervosamente sulla carta monotone
e insignificanti linee rette. Linee che si trovano e si lasciano, che si
intrecciano e si perdono, per ritrovarsi e di nuovo perdersi. Un caotico
groviglio che mi rammenta intricate vie di una città. Che mi ricorda affilate
lame di spade e coltelli. Avvoltoi che si lanciano sulla preda. Il ferro del
patibolo. L’odio, l’ingiustizia e il male. L’alto grattacielo del consumo. Il
graffiante stridere di una porta come l’efferata mano della crudeltà. Le false
tavole della legge. L’urlo silenzioso della falsità. Il mortale proiettile che giunge
al cuore. La fredda porta dell’indifferenza. Gli acuti angoli del dolore e
della sofferenza. Il vuoto della solitudine senza amore. Il potere che divide,
e l’orrore che semina il buio. Tutto questo è linea retta. Spigoli contro
spigoli: il cinismo della disarmonia.
Ma io non amo le linee rette. Io amo la
curva. Seni rotondi, ventri pensierosi, capelli al vento, la volta del cielo,
le stelle, la luna, le nuvole, le onde del mare e il volo del gabbiano. E come
le curve d’un sinuoso corpo di donna, amo gli orizzonti, la corolla del giglio,
la coppa del piacere. È una curva l’amore che trasforma l’incertezza in un
incanto che avvolge, come il bacio una deliziosa svolta. E tanto la carezza il
tocco della seta. Io amo la curva. Arcobaleni senza fine, pioggia sulla pelle
come lacrime sul viso. Labbra che si aprono come petali di un fiore. Il palpito
del cuore come all’aurora il sorriso del sole. Il granello di sabbia e la vasta
duna del deserto. È una tenera curva il parto della vita. È una grande curva la
musica del cielo, quanto immenso è il canto della poesia. Ed è infinita curva, il
soffio di una voce: la voce del Bello.
Può tutto questo scaturire tracciando e
ritracciando un semplice segno sulla carta? Perché no? È il suono che giunge
dalla voce del Bello. Giunge come uno
sguardo avvolto di dolcezza e tenerezza insieme. Un suono sentito, pensato. Immaginato,
catturato, e plasmato di sole parole. Via via nei pensieri si delinea un corpo.
E un volto. Un volto dove leggere la poesia in ogni sua piega. Un corpo, dove
bagnarsi del suo fiore è cadere nella gola della vita. Un suono cristallino, che
posso ascoltare anche se prigioniero di un fitto groviglio di segni. Dove
emerge armonico. Quando tutto è racchiuso in un ineffabile segno rotondo. Una
linea curva che vibra fra le frequenze di una infinita armonia: Il Bello. La
Donna. Il Femminile. È così che io ho immaginato questa notte: il suono della linea curva.
©Sergio Dellestelle
intima intensità sottile e delicata come le linee sinuose e armoniose del tuo poetare. Bravo!
RispondiElimina..ciao dolce Gabry, vorrei essere una donna, almeno per una volta..un abbraccio...
EliminaOlá agradeço pela sua visita ao meu blog,e pelo lindo comentário que você fez sobre meu país.
RispondiEliminaEspero que você volte mais vezes.
Beijinhos.
...Olá Lua, obrigado por suas palavras ... eu voltar a encontrar você...Beijinhos.
EliminaSupere! Bravo!
RispondiElimina***
Bon weekend****
...ciao Mildred...merci beaucoup. Je vous souhaite de passer un fabuleux week-end ... câlin sincère
RispondiEliminaSono passata da te in questo pomeriggio torrido, con la frangia umida un pò incollata alla fronte, con una goccia di sudore dietro l'orecchio, giù nel collo... E ho trovato il tuo scritto....Come una fontanella fresca all'ombra di larghe foglie lucenti....Come un venticello fresco e birichino che spalanca la finestra accostata e fa volare in alto le tendine, come due aquiloni gonfi e bianchi... Grazie per le tue parole.
RispondiElimina...ciao Viola...che bella sorpresa! Il tuo nome e il fiore che ti contraddistinque, non mentiscono: viola del pensiero! Son'io che ringrazio per la prosa poetica appena letta... notte viola su broccato di perle...ciao...
RispondiEliminaSergio...meraviglioso Sergio...non ho parole per descrivere la bellezza delle tue parole verso noi donne. Se tutte le donne fossero belle come la tua poesia il mondo sarebbe perfetto. Bacio le vostre mani mio nobile giullare per le vostre belle parole.
RispondiElimina....Rosa carissima, accolgo i tuoi baci, ma non sulle mani... una volta era il cavaliere a inchinarsi e a baciare la damigella, ed è quello che faccio io al cospetto del tuo commento...grazie...ps, complimenti per la tua scrittura, è perfetta...ciao e un beso sincero..
EliminaMi è sempre piaciuto scrivere...scrivevo bene nella mia lingua e c'e la metto tutta a farlo con quella che mi ha accolto e che ho amato da sempre...la vostra lingua signore...l'italiano. Un bacio caro Sergio e grazie delle tue parole che anche me, vostra umile amica hanno teneramente emozionato...
RispondiElimina....gentile dama d'altri tempi, sono io umile cavaliere che accolgo le sue poetiche parole e le custodisco nel mio cuore...e che la mia poesia possa fare felice il suo...un beso Signora Rosa...
RispondiEliminaBellissima...puoi sentire anche il suono della curva del mio sorriso mentre leggo questi tuoi versi.Grazie!
Elimina....ciao Cassiopea, eterno splendore che illumina il cielo notturno, il tuo sorriso è stato scritto ancor prima che il suono potesse cantare agli uditi mortali...felice di averti trovata...
EliminaUn inno a noi donne, adornato dai tuoi magnifici pensieri!
RispondiElimina...cara Nella, sono contento di vederti qui, nel tuo paradiso femminile, e nel mio benevolo e amato purgatorio...
EliminaOh Sergio ,sublime e soave animo , gentile Signore , grazie per queste tue dolci amorevoli parole verso noi donne , mi hanno donato un soffio di gioia e tenera beatitudine ! Accetta un mio abbraccio di cuore . Bianca
RispondiElimina...ciao cara Bianca, penso sia quasi un dovere da parte di noi uomini, lasciare tracce che ricordino quanto voi siate la più indovinata creazione della natura...io tuo abbraccio lo accetto e lo depongo nella stanza dei ricordi...abbraccio di cuore...
RispondiEliminaJ'adore!
RispondiElimina***
Bon weekend Sergio.
...ciao carissima Mildred, felice di rivederti....non perdiamoci più..abbraccio..
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