…assenza, solitudine e
silenzio, compagnia ideale della notte, quella che intimamente
sussurra: in questa volta di cielo vi sono stelle che non abbandonano
mai. A volte possono assentarsi dietro un manto di nubi, ma tornano
sempre e come sempre per farti capire che non ti hanno ancora
lasciato. E se le perdi di vista, sono esse a farsi ritrovare: un
uomo può tutto contro di me: così piccolo! Una stella può solo
assentarsi o confondersi: così grande!…
…immerso in un’assenza di silenzio
e solitudine guardo attorno a me e sempre le stesse cose mute,
inanimate, fredde e inoffensive: una miscellanea d’arte che fa da
cornice a un’inquieta stanza, dove scorrono le ore più feconde
della notte. Una stanza che sembra sorta da una dimensione aliena,
sconosciuta, ma tanto cara al cuore. Torno a riguardare e sempre
appaiono le stesse cose inanimate, mute, fredde e inoffensive. Poso
lo sguardo ora su uno ora su un altro oggetto, quando a mia volta
percepisco d’essere guardato: ogni oggetto nella propria
immutabilità senza vita, mi scruta. D’un tratto, vestito d’un
sentimento che già respirava l’aria dei miei pensieri, ecco il
suono d’una muta voce giungere come incanto al mio udito:
Assenza Silenzio Solitudine
“…ascolta, chiudi gli occhi. Nella
silente solitudine d’un’assenza, or non senti le nostre voci
risuonar nell’aria? Di noi, non odi un flato a te conosciuto e
caro? Guarda me, per esempio:
‘il cavaliere senza cappa e spada’;
così sei solito chiamarmi quando riverente chiedi di poter salire
sul mio destriero per una cavalcata fuori dal tempo. Compagno di
tante stagioni, io,
cavaliere senza cappa e spada, che altro mai non
chiede se non il riflesso d’un sorriso, sono solo, ma con
un’anima. Forse che, sono stato disegnato e dipinto dalle mie
stesse mani? E di pari deposto con cura sotto un gelido vetro e
imprigionato dentro a una fredda cornice? No! Altri lo hanno fatto
per me e loro per te. E di questi porto con me la carezza
della loro vita. In questo preciso istante, dove tu sai cogliere il
bello dell’attimo che muore, raccogli l’essenza di colui che con
amorevole mano ha tracciato le mie sembianze. Di colui che con
altrettanto amorevoli mani m’ha imprigionato e, subito comprendi
che non sono solo
‘il cavaliere senza cappa e spada‘ , inanimato,
muto e inoffensivo, ma qualcosa di più: una piccola parte di mondo.
No,compagno di tante stagioni, non sono solo una piccola parte di
mondo, sono molto, molto di più. Scrutami con occhi più profondi,
acuisci l’udito che abbraccia quest’assenza di frastornante
silenzio e solitudine e ascolta: non vedi nella mia dorata cornice un
maestoso e orgoglioso albero? Lo stesso che ha visto mille e mille
crepuscoli di albe e di tramonti, dai mille colori e sfumature? Non
vedi notti, lune e stelle che infinite passarono sopra l’ultimo
dei suoi rami? Non lo vedi piegarsi all’incessante forza di mille
e mille venti? Non lo vedi bagnarsi delle solitarie piogge e
compiacersi dell’eterno Sole? E così per i mille e mille giorni
che pazienti segnarono la sua storia? Fin quando un dì, un grido
squarciò il cielo e delle innocenti nubi fecero posto a un mesto e
doloroso lamento? Il giorno in cui vibranti e ciniche mani gli
spezzarono la vita? Fu il giorno in cui non un solo uccello, non
intonò una melodia di tristezza. Il giorno in cui la sua anima non fu spezzata, poiché ancora vive nella fredda cornice che mi racchiude. Così per il gelido vetro che mi
ricopre, per la fragile carta che mi riveste e per il segno che mi
esprime. No! Non sono solo una piccola parte di mondo, sono molto,
molto di più: sono un intero mondo. Compagno di tante stagioni, il
tuo
‘cavaliere senza cappa e spada’ sa, che non sei solo; sa,
che in te, dove culli mille e mille mondi, vive un mondo intero:
quello di un’assenza, di un silenzio, di una solitudine...
…silenzio
e solitudine, solitudine e silenzio: un reciproco accostamento che
può elevare un’anima alla riflessione o abbassarla alla malinconia
di un’assenza…
…in
un’assenza, non c’è silenzio né solitudine che non abbia un
modo suo di parlare, come una carezza di tacere e un bacio di
sognare…
…in
un’assenza, non tutte le solitudini sono eguali: ognuna porta con
sé un messaggio ed esprime in silenzio ciò che un cuore vuol dire o
non dire…
ancora un volo
e l’azzurro mantello del
cielo
è solo un’ombra che mi
segue
sono una tenue macchia
di sillabe che allacciano
assenza solitudine e
silenzio
e ancora guardo attraverso
le nubi
per cercarla madreperla
della terra
per vederla gabbiano alba
del mare
e per trovarla crepuscolo
della sera
dei deserti novero grani
di sabbia
e uno e cento e mille
giorni
scendono nella gola del
tempo
per colmare il vuoto
d’un’assenza
ancora un volo
e l’istante racconta
senza sapere se esisto
senza sapere
che uno cento e mille
giorni
scenderanno nella gola del
tempo
senza sapere
che non sono che un attimo
un silenzio che mai
colmerà
la solitudine della sua
assenza
Ed io mando in frantumi quel silenzio ..... voce dell'assenza che ti parla, che ti illumina ...... un solo attimo e sarò una calda ombra in quella stanza per ogni cosa che non parla, che non muove, che non ha anima se non quella degli occhi che la guardano e della mente che può volare .......... Sarò l'ombra d'una stella nascosta che ti guarda nella notte per colmare solo un attimo d'una silenziosa assenza!
RispondiEliminaT'abbraccio Sergio con tutto il frastuono possibile che mi viene dal cuore!
Gli oggetti, quelli che davvero ci appartengono, se pur non hanno un'anima, di certo hanno un senso ed una storia. Sono capitoli del nostro vissuto, come ossa del nostro corpo, crescono e invecchiano con noi.
RispondiEliminaOvviamente non mitigano la solitudine ma la rendono più intima, più sopportabile, meno estranea a noi stessi, che è nella natura dell'uomo il bisogno della condivisione e dell'empatia.
......e ci sono tanti modi di sentirsi soli, che ognuno ha le sue propensioni e le proprie iperbole, e così ci sarebbero milioni di storie da raccontare e raccontarsi, sulla solitudine, che non esisterebbe più un angolo silenzioso in tutta la galassia.
Solitudini amare, irreversibili, quelle cercate, quelle in cui si è incappati, quelle per scelta e quelle programmate, solitudini dolci, eppoi quelle dell' esiliato, del naufrago, del prigioniero, del poeta e del cavaliere senza cappa e sensa spada.
Non c'è che da sbizzarrirsi!
Ma finchè si ha voglia di raccontarla, la propria solitudine, con parole di speranza e di passione per la vita, come hai fatto tu, Sergio, e con l'accompagnameno di una solonna sonora di tutto rispetto, allora la solitudine diventa fiaba, fantasticheria, romanzo, poesia, musica.......e mai disperazione.
Buon week end, Sergio
Alla prox :))))
Io amo il silenzio e amo la solitudine.
RispondiEliminaSpaventano moltissime persone, io le cerco come l'aria.
E più le cerco, più il frastuono e le presenze inopportune mi seguono.
Il silenzio parla, sussurra, a volte grida e la solitudine si riempie di vita.
Io le amo ancor di più.
Un abbraccio.
Il tuo racconto sul Cavaliere senza cappa e spada, lo trovo dolce e intimo , da tenere dentro nel cuore e le tue belle parole sono avvolte in un filo di tristezza !
RispondiEliminaMa il tuo animo vive anche di questi momenti
perché solitudine e silenzio sono anche serena beatitudine che noi percepiano con un parlare tutto suo !
Ognuno penso ,abbia un oggetto , un qualche cosa nella propria stanza,, dove si senta con lui unito sentimentalmente , e condividere la solitudine , in momenti di muti dialoghi .
E la musica che hai scelto , esprime le più belle sensazioni , come in un sogno !
Un abbraccio colmo di dolci parole ... Bianca
Bellissimo post, ma siamo avezzi a tanta bellezza nelle mani di Sergino...
RispondiEliminaNon trovo pace nell'assenza , nella solitudine , nel silenzio...
Mi perdoni maestro!!!!+++++
Assenza, solitude e silenzio sempre hanno formato parte della mia vita e mi ci trovo bene nella loro compagnia... forse sono necessarie per chi scrive, per chi vede la vita con occhi diversi, meno materialisti e piú con quelli dell'anima.
RispondiEliminaCaro Sergio, il tuo post è bellissimo, scrivi meravigliosamente e hai una enorme sensibilità.
Un forte abbraccio.
Nella mia vita ho avuto poca solitudine, ma molto silenzio. In ogni caso non saprei esprimere come te i miei ricorsi. Bel post e belle parole. Buon pomeriggio.
RispondiEliminahe leído el poema de forma más completa usando el traductor on line,
RispondiEliminala soledad , el silencio, la ausencia
se entremezclan , se potencian y conforman el escenario por donde la emoción vuela
hay quien prefiere estar así y hay quienes se incomodan con ello
pienso que la clave está en el equilibrio
para quienes tienden a aislarse la contemplación y meditación se hace algo natural y constante
mil gracias por tus huellas SERGIO
abrazos y buena jornada
Mio caro Cavaliere, entro in punta di piedi nel tuo silenzio, perchè tanta dolcezza e intimità merita rispetto, il sentire dell'anima trova la sua voce proprio dalla solitudine e dal silenzio. Ti lascio tutto il mio apprezzamento e la mia compagnia.
RispondiEliminaUn sorriso e serena notte...
...carissimi amici, è con immenso affetto che con un sol abbraccio, vi abbraccio tutti...a presto e grazie infinite...
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