un piede come una mano, lasciano una propria orma, come un amore lascia le sue, che restano sempre, anche se cancellate da un'onda |
Chi amo?
ancora lei
e tre sillabe e tre vocali
ancora una stanca estate
torna vestita di vecchie stagioni
quieto s’adagia il vento
non più un bisbiglio gira
nell’aria
né un beccheggio più giunge dal
mare
non più una nube cavalca il cielo
solo orme di muti cervelli
in un cupo silenzio di luce
rinchiuso nella gola di Eco
due sole parole divorziano dal tempo
parole che cadono
spezzate
in tre sillabe e tre vocali
sei tu fossile di terra e non il vento
che inquieto ti adagi stanco
rovente sabbia che brucia ogni dolore
in cenere soccombe amara l’illusione
di lei unica superstite rimasta
d’un gregge di cervelli spenti
e tutto ripiega nella noia
©Sergio Dellestelle