giovedì 26 luglio 2012

chi amo?

un piede come una mano, lasciano una propria orma,
come un amore lascia le sue, che restano sempre,
anche se cancellate da un'onda


Chi amo?

ancora lei
e tre sillabe e tre vocali

ancora una stanca estate
torna vestita di vecchie stagioni

quieto s’adagia il vento
non più un bisbiglio gira nell’aria
né un beccheggio più giunge dal mare
   non più una nube cavalca il cielo

solo orme di muti cervelli
in un cupo silenzio di luce
rinchiuso nella gola di Eco

due sole parole divorziano dal tempo
 parole che cadono spezzate
in tre sillabe e tre vocali

sei tu fossile di terra e non il vento
che inquieto ti adagi stanco

rovente sabbia che brucia ogni dolore
in cenere soccombe amara l’illusione
di lei unica superstite rimasta
d’un gregge di cervelli spenti
e tutto ripiega nella noia

                                                                    ©Sergio Dellestelle

22 commenti:

  1. Delicatezza in versi per esprimere ciò che più si prova nell'innamoramento. Ed hai "usato" l'estate, la stagione più viva di colori, luce, sensazioni, la stagione che fa innamorare e, al contempo, riapre ogni ferita d'amore!
    Il mio plauso monsieur Sergio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...caro Joe, l'estate riscalda il corpo e la mente, e nel bene e nel male l'amore si concede e soccombe più facilmente...grazie del plauso che trattengo come una reliquia,,,

      Elimina
  2. Sehr schöne Worte zum Thema in Verse gepackt, dazu ein traumhaftes Bild das die Sinne anregt...

    Servus
    CL

    RispondiElimina
  3. che parole...che pensieri!
    il tutto rinchiuso in una leggiadra poesia,ma non solo!
    così profonda,paragonato ad un delfino che all'improvviso ti lancia fuori dalle sue profonde acque.
    Ti accolgo come essere,unico,in questo mondo,ha volte pieno di acidi sentimenti.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...troppo buona, cara amica, ma grazie delle tue belle parole..abbraccio...

      Elimina
  4. molto bella,ciao,buon pomeriggio

    RispondiElimina
  5. Che splendide, cristalline e potenti immagini. Cosa dire? Questa sembra essere la domanda del secolo...Amiamo ciò che è o ciò che vediamo? Sembrerebbe una sottigliezza, eppure un oceano separa questi due oggetti d'amore...Amiamo davvero o amiamo il pensiero di amare? A volte è più facile amare un ricordo che la persona che l'ha generato...
    Un caloroso abbraccio
    Fatima

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...carissima Fatima, i tuoi commenti sono gemme che illuminano la riflessione...grazie di cuore...

      Elimina
  6. Ciao Sergio, quando giungiamo a porci la domanda dalle "tre sillabe e tre vocali", l'innamoramento ha già voltato pagina, il velo di Maya è caduto svelando il dietro le quinte dell'amore proiettato e la scintilla di una nuova rappresentazione è pronta per essere accesa, dopo aver attraversato la noia!
    Un abbraccio e buona serata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...dovrebbe essere così, ma a volte nella stanza dei ricordi, proprio il velo di Maya riaccende la scintilla di una indelebile rappresentazione...abbraccio...

      Elimina
  7. questa estate che tu citi,
    sembra esser arida e monotona,
    sbiadita come un' amore appassito vecchio e polveroso.
    Possibile non vi sia restato niente amico mio?
    Sei sicuro che questo amore non si sia inaridito
    come terra desertica, per le tante passioni inseguite?
    finché non hai consumato la tua ultima riserva,
    che serviva a tener vivo l' amore della tua vita?
    Bellissima come sempre.. ma mi intristisce... baci Gabry

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...dolce Gabry, credo vi siano amori che iniziano e vivono, altri che iniziano senza vivere...abbraccio..

      Elimina
  8. Leggendo la poesia e rileggendo il pensiero introduttivo
    colpisce l'uomo, innamorato dell'amore: quell'amore che ritorna periodicamente nella stagione calda, un tempo rovente ed ora ormai spento e stanco. Vede con occhio sfiduciato e disilluso "l'oggetto amato" ...!
    Molto triste l'Amore inaridito!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Haiku

      Rovente estate
      divampa arde l'amore
      terra bruciata

      Elimina
    2. ...cara signora Serena, ho fatto un giro nella notte, e ho riletto sia il commento sia l'Haiku, e anche se, con così tanto imperdonabile ritardo, le porgo i miei più sinceri complimenti per i suoi versi...

      Elimina
  9. A cambiar!!! fuera el aburrimiento
    Muy buen poema
    Un abrazo

    RispondiElimina
  10. Che strano queste tre sillabe sono sempre uguali per tutti eppure quando le si pronuncia sembrano speciali solo per noi...e così il ricordo è ancora più amaro quando le si ricorda in una calda estate.

    RispondiElimina
  11. ...ogni vostro commento è una perla che io ho raccolto e deposto nel forziere che racchiude il mio cuore...un sincero bacio a ognuna di voi...

    RispondiElimina
  12. Che bella poesia! Ma mi pare triste, mi dà un senso di ineluttabile caducità...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...sì Viola, è triste. La vita non è costellata di sole gioie e felicità, ma anche di momenti di amarezza, tristezza, e dolore...ma anche in questi frangenti si può fruire di emozioni...con sincero affetto...

      Elimina
    2. Rifacendomi alla risposta che hai dato a Viola, concordo con te..... questi versi sono accompagnati da una profonda tristezza, da un amaro rimpianto, ma è emozionante leggerli, perché sono scritti sul tuo cuoreCari saluti

      Elimina
    3. ...ciao Paola, un saluto anche se in ritardo...penso che senza la tristezza, la felicità non avrebbe tanto sapore...saluti anche a voi ragazzi..

      Elimina

Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.